Amaro calice

E’ amaro questo calice che bevo
è troppo greve il peso che m’hai dato
per liberare il mondo dal peccato
lo sguardo volto al ciel non dà sollievo

Per trenta vil denari m’han venduto
frustato a sangue e incoronato re
per tutti sto pagando ma so che
la vita mia è l’unico tributo.

Morire non sarebbe così atroce
m’accusano d’averTi bestemmiato
che son Tuo figlio l’hanno rinnegato
e come malfattore messo in croce.

Con le mie vesti hanno tirato a sorte
aperto con la lancia il mio costato
poi con l’aceto m’hanno dissetato
e prego mentre aspetto sol la morte.

Ti prego Padre nella tua bontà
non mi lasciare solo nel dolore
con la Tua voce placa il mio timore
e che si compia la Tua volontà.

E mentre esalo l’ultimo respiro
tra le tue braccia l’anima abbandono
per tutti Padre imploro il Tuo perdono
poi come uomo finalmente spiro.

                                                                  Angela

 

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