A mia madre

Di te avevo fatto la mia luce
tu che fra tutte eri la più bella,
di te avevo fatto la mia stella
ma poi il viso tuo... si fece truce.

Sognavo la tua voce armoniosa
accarezzarmi piano delicata
ma poi venivo sempre allontanata
come se fossi cosa fastidiosa.

T'amavo come il falco ama il cielo
e quando mi feristi ne soffrii
e dentro al cuore mio mai non capii
perchè doveva esserci... quel gelo.

Ma continuai ad amarti come rosa
cercando il calor della tua mano
e mentre ancora ti cercavo invano
non vidi quella spina velenosa.

Poi quell'amor negato in odio trasformai
e diventasti come un buco nero,
si spense la tua luce come un cero
ma sempre quel calore in te cercai.

Covato sotto il fuoco dell'amore
arrivò il rancore piano... piano,
fu lui a stringer forte la mai mano
ma ancora io sentivo un gran dolore.

E poi tutto finì come magia
non era più la voce mia accorata
ma era quella tua che ormai invecchiata
chiedeva amor trovando... l'apatia.

Ed ora sei un ricordo del passato
che cerco ancora di dimenticare,
ma quello che non posso mai scordare
è quell'amor che tu non mi hai mai dato.

L'amor non si conquista con un parto
ma nasce in silenzio dentro al cuore
ed or ti dico senza più dolore
che a me bastava anche... aver lo scarto.

Oh tu che mi desti un dì la vita
non credere sia una figlia ingrata,
quello che mi hai dato mi ha forgiata
e adesso hai la tua contropartita.

Lo so che non capisci madre mia
non piango e non imploro il tuo perdono,
perchè se ora sono come sono
è sol perchè il tuo cuor... mi cacciò via.

                                                                  Angela

 

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