E Dio creò il Gatto

(sonetto con rima su inizio e fine verso)

Amar si deve quel felino verso
che mai nel cuor saprà venirmi a noia,
mi par d’udirlo, sotto un cielo terso
nei guai del mondo rovistar con gioia

Per far d’un animale sì diverso
assai sovente di se stesso boia
la star più snob di tutto l’universo
forgiai per nove volte le sue cuoia

così che una riserva d’esistenze
finì per compensarne le imprudenze
su forti zampe crebbe diffidente

e corti sonni fra le veglie attente
per cane ed uomo, che ne avean paura,
rimane ancor “la tigre in miniatura ”.

                                                                               

                                                                              Chiara

 

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