Fiore d'ibisco

Prendo la mia sacca e un libro sottobraccio
la pioggia è amica del viandante
camminerò nella campagna
dove i tronchi nodosi sanno il mio nome
per giungere al tuo seno
palpitante di mattina invernale
luminosa d’aria fredda
non ti dirò le sere buie
in contrade ignote a calpestare
con le suole l’arte e la memoria
né le locande fumose
d’arrosto e bevitori
questo mio viaggio sfiora appena
il flusso di saturno
e ho una pelle sola
tatuata di serpente e luna piena
ti penso e crescono cristalli
nel palmo delle mani
ho custodito un disegno
il tuo viso lieve come talismano
tu il sole
per me
Fiore d’ibisco

                                                                 

                                                          Roverandom

 

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