L'abbraccio dell'addio (la sedia elettrica)

Son qui rinchiusa in queste quattro mura
a volte mi vien voglia di scappare
ma resto qui cercando di pregare
e tento di frenar la mia paura.

Mi osservano da un vetro con terrore
ma ignorano che anch'io son condannata
a vivere da tutti sempre odiata
a udire quei sussulti di dolore.

Non vedo mai una briciola di sole
incontro vado a un tragico destino
ho ucciso sia Abele che Caino
con questi abbracci che nessuno vuole.

Mi sento portatrice di sventura
per tutte quelle lacrime versate
sia pure molte certo meritate
però non volli mai l'investitura.

Non chiedo a voi se questo vi par giusto
neppure se vi sembra sia sbagliato
vorrei la vita non aver violato
e non provare più per me disgusto.

Vi prego quindi senza far rumore
ridatemi l’abbraccio naturale
in modo che non possa più far male…
… staccatemi la spina per favore.

                                                                  Angela

 

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