Accosta, lieve, il tuo orecchio al mio
ansimante petto
ed ascolta come si fa con il mare in una
conchiglia.
Sentirai battiti rincorrersi smaniosi
d'infrangersi, esausti,
sulle delicate scogliere del tuo nudo corpo
e dell'anima mia di te vestita
come oceano in tempesta,
sublime spettacolo d'inattesa e furiosa
burrasca.
Ti scoprirai Regina delle maree che tutto muove
e sotto sibilanti raffiche di vento,
creste arricciate pieghi
come lingue sinuosamente fuse in sensuali
movenze,
esaltate al cospetto di estasiato Amore
che di Tsunami assume sembianze ed impeto.
Ma non annego…fluttuo in stato di bramosa quiete.
Alessandro