La tua fotografia

Buongiorno padre vedi son tornata
ti trovo in forma senza quegli affanni
ti son passati tutti quei malanni
posso sperare che ti sia mancata?

La vedi come cresce quella rosa?
Ricordi la piantammo a primavera
venir baciata lei ancora spera
da goccia di rugiada che si posa.

Lo senti il sole che ti scalda il viso?
del raggio che carezza delicato
non son gelosa e lui è fortunato
a prendere per sé quel tuo sorriso.

Ascolta padre il soffio c'è del vento
che porta le parole mai udite
non guariranno certo le ferite
né vien da lungo tempo lenimento.

Non ho portato sulla tomba un fiore
perché se leggo lì “padre adorato”
l'han scritto ma così non è mai stato
non altro c’è nel cuore che rancore.

Lo so che può sembrare una follia
e il pianto tuo mi giunge inaspettato
non credere che t'abbia perdonato
se parlo con la tua fotografia.

                                                                  Angela

 

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