Luci ed ombre a Milano

Son nata mentre il sole era calato
il primo sonno a te coglieva lieve
un lungo pianto a me e affanno greve
e a tutte e due la vita hanno tracciato.

Quella madonna brilla troppo in alto
rimane fredda non si fa toccare
ma sul sagrato sento respirare
il grido tuo che stai per fare il salto.

E dai navigli sale quel lamento
un gorgoglìo che sembra un urlo acuto
poi tutto tace e il grido resta muto
come chi vede il suo declino lento.

L'amor che provi non lo fai notare
lo mimetizzi nell'indifferenza
nascondi la passione e la violenza
dentro la nebbia a chi non vuol cercare.

Regina con la maschera sul viso
non sveli e mai riveli i sentimenti
li tieni in cuore stretti con i denti
nascondi il pianto dietro ad un sorriso.

Sulla tua terra vivi da straniera
perché senza pietà t'han calpestato
ma l'anima non t'hanno ancor violato
e rifiorisci sempre a primavera.

Sei molto diffidente per natura
però in amor ti dài completamente
non doni solo il cuore anche la mente
e togli lentamente l'armatura.

Milano t'amo ma non rivelare
quanto ci somigliamo dentro al petto
non mi tradir io come te di getto
in odio so l'amore trasformare.

                                                                  Angela

 

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