Bevo il tempo come ambrosia
anche quando i miei passi scompaiono
nell'ombra dell'ultimo sole.
Gocciola l’estate senza che possa vederla
ed
io, non ho più colori
per dipingere un cielo in fiamme
o il volo libero di un albatros.
Sulle pagine bianche,
spezzo sfumature
con tocchi improvvisi di colori scuri
come ad obliare il tempo.
E’ gravida la notte
ma l’alba abortisce
anche i miei pensieri.
Non riconosco queste mie parole
a me sconosciute ora,
eppure vissute.
Mentre il vento infuria
urlandomi contro,
raccolgo i silenzi della luna
e nel suo riflesso rivedo
il fantasma dei miei sogni.
Nessun paradiso sarà il mio asilo.
Ginko