Nascevo a primavera già inoltrata
pensando di raggiungere l’inverno,
ed ora mi ritrovo al buio eterno
seppur l’estate è appena terminata.
Ciò che ho lasciato è un nido che reclama
il cibo mentre nasce un nuovo giorno,
per me non ci sarà mai più ritorno
e sento ancora un pigolio che chiama.
E quando un dì tuo figlio indicherà
un passerotto che apre l’ali al volo
non dirgli mai che con un colpo solo
il padre gli hai ammazzato o piangerà.
Angela