Ole'

Davanti alla madonna stai pregando
e nella gabbia al buio prego anch’io
in verità non so qual è il mio Dio
né quale pena qui io sto scontando.

Percosso sulle reni agli occhi afflitto
drogato per potermi indebolire
crudele svago mi si fa subire
lottare devo eppur son già sconfitto.

Violentemente vengo spintonato
perché si possa il gioco cominciare
io non capisco e cerco di scappare
ma il mio destino è ormai qui già segnato.

Affaticato dalla lunga corsa
trafitto sono da taglienti lame
così io soffro in questo modo infame
ed il dolor mi stringe in una morsa.

E quell’olè a un passo dalla morte
non pone fine a questa sofferenza
vorrei almeno chiederti indulgenza
e di abbreviare la mia atroce sorte.

Sentendo invece sempre più eccitato
un urlo intorno esigere il mio sangue
non ho coraggio che in silenzio langue
ed agonizzo a terra dissanguato.

Tu matador se fossi coraggioso
eviteresti simile tortura
il mondo tuo già colmo di bruttura
da questo non è reso più gioioso.

                                                                  Angela

 

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