Tu mi nascesti
prima nei pensieri
e poi nel
grembo tra sospiri e affanno,
tra le mie
braccia non trovasti inganno
e ti donai ciò
che mancò al mio ieri.
I giorni tuoi
volarono leggeri
eppure il
tempo corse e fu tiranno,
le mani tue e
le mie si lasceranno
restando
affetto e amore vivi e veri.
Ma quando
sarai padre, figlio mio,
non credere
che amore sia dovuto
a te da chi tu
stesso hai concepito
ed ascoltando
il primo suo vagito
sii fiero di
quel dono ricevuto,
così come di
te lo sono io.
Angela