Un soldatino

E ti rivedo coi capelli bianchi
seduto accanto al fuoco del camino
che favole narravi a me bambino
a lenti gesti ed occhi già un po’ stanchi.

Brandendo come spada il tuo bastone
di draghi e cavalieri raccontavi
cadevi ma ridendo ti rialzavi
il tuo coraggio dava a me lo sprone.

Dicevi poi che avevi combattuto
difeso la tua Patria con onore
una medaglia han dato al tuo valore
ma non t’han reso quello che hai perduto.

Sul tardi mi portavi nel lettino
con cura le coperte rimboccavi
e sottovoce intanto sussurravi
“Ti voglio bene… dormi mio piccino”.

Passati sono gli anni e le stagioni
ma sento ancor la mano tua rugosa
che con amor sul viso mio si posa
come a voler scacciar le delusioni.

Io m’addormento con quel soldatino
che tu mi regalasti tempo fa
e se mi puoi veder dall’aldilà
fai in modo che ti senta a me vicino.

Se penso a te svegliarmi non vorrei
perché io so che è solo fantasia
che nessun nonno ho avuto in vita mia
e solo in sogno ti ritroverei.

                                                                  Angela

 

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